Pubblicato il 26 luglio il decreto attuativo, firmato da MIMIT e MEF e approvato dalla Corte dei Conti, per il piano Transizione 5.0., che presenta al suo interno sostanziali novità rispetto alla bozza iniziale.
Sono così definite, dunque, le regole operative per le procedure d’accesso al credito d’imposta Transizione 5.0, che agevola investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025:
Perché la misura diventi pienamente operativa occorreranno:
- decreto direttoriale, atteso a giorni, che sancisca l’apertura della piattaforma del GSE
- circolare contenente le linee guida con gli esempi per l’applicazione del Piano.
Il nuovo piano Transizione 5.0 è formalmente in vigore dal 2 marzo 2024, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge n. 19/2024 che, all’articolo 38 definisce la nuova struttura delle agevolazioni per le imprese.
Restano confermate le due principali novità riguardanti:
- l'ampliamento delle figure dei certificatori
- l'ampliamento delle esclusioni dal divieto generale relativo al regolamento DNSH.
Nel decreto, che potete consultare nel pdf allegato, l’articolo 11 relativo al divieto di cumulo presenta una modifica – su richiesta della Commissione UE – che elimina la cumulabilità generale con le altre misure finanziate dall’UE. Pertanto, la misura rimane cumulabile solo con gli altri incentivi finanziati con risorse nazionali, ad eccezione del credito d’imposta ZES e Transizione 4.0.
Per le imprese che realizzano progetti di innovazione energetica è previsto un credito d’imposta con tetto di spesa fissato a 6,3 miliardi di euro e una percentuale di agevolazione fino al 45% dei costi ammissibili, che possono arrivare fino a 50 milioni di euro per singolo beneficiario.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e può essere usufruito entro il 31 dicembre 2025 o, per la parte non utilizzata, in cinque quote annuali di pari importo.
Possono beneficiare degli incentivi tutte le imprese residenti in Italia e le stabili organizzazioni nel territorio italiano di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale.
Sono richieste specifiche comunicazioni preventive e intermedie sul progetto, nonché una certificazione ex ante e ex post riguardante i consumi energetici e i risparmi ottenuti.
Tutta la modulistica sarà resa disponibile sul sito del GSE al momento della pubblicazione delle linee guida operative con relativa comunicazione della data di apertura del portale per la prenotazione del credito d’imposta.
I settori coinvolti sono vari, con particolare attenzione alle industrie energivore.
Attendiamo un Decreto direttoriale che sancisca l’apertura della piattaforma del GSE e le linee guida per l’applicazione del piano.
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