Pubblicato il bando “Verso Processi Produttivi Sostenibili” promosso dalla #RegioneLazio per sostenere i progetti di #economiacircolare delle imprese del territorio.
La misura prevede una dotazione di 30 milioni di euro, con una riserva di 10 milioni per le imprese aderenti ad una APEA, a valere sull’Obiettivo specifico 2.6 del PR FESR Lazio 2021-2027.
Beneficiari
L’intervento è destinato alle PMI che hanno o intendono aprire una sede operativa nel Lazio
Ogni PMI può realizzare un solo progetto in forma singola o partecipare ad un solo progetto da
realizzare in forma aggregata, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto alle spese
a suo carico al netto del corrispondente contributo.
Progetti finanziabili
I progetti devono riguardare Investimenti, rientranti in una o entrambe le due seguenti tipologie.
A.
Investimenti per l’uso efficiente delle risorse, vale a dire quelli che, ai sensi dell’art. 47 (2) del Reg.
(UE) 651/2014, conseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:
- la riduzione netta delle risorse consumate, ad eccezione dell'energia, per ottenere una determinata quantità di produzione;
- la sostituzione dell’uso di materie prime primarie con materie prime secondarie (riutilizzate o recuperate, comprese quelle riciclate);
- la prevenzione e la riduzione della produzione di rifiuti da parte del Beneficiario;
- la preparazione al riutilizzo, la decontaminazione e il riciclaggio dei rifiuti prodotti dal Beneficiario o, limitatamente ai rifiuti speciali, da terzi, che sarebbero altrimenti inutilizzati, smaltiti o trattati secondo una modalità di trattamento più bassa nell'ordine di priorità della gerarchia dei rifiuti, la raccolta, la cernita, la decontaminazione, il pretrattamento e il trattamento di altri prodotti, materiali o sostanze generati dal Beneficiario o da terzi e che sarebbero altrimenti inutilizzati o utilizzati secondo una modalità meno efficiente sotto il profilo delle risorse;
- la raccolta differenziata e la cernita dei rifiuti speciali in vista della preparazione per il riutilizzo o il riciclaggio.
Sono escluse in ogni caso le operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti per la
produzione di energia e gli investimenti che comportano un aumento nella produzione di rifiuti o un maggiore uso di risorse.
B.
Investimenti per l’introduzione di eco-innovazioni, vale a dire innovazioni nei prodotti che, tenendo
conto del loro intero ciclo di vita (Life Cycle Thinking), conseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:
- ne allungano la durata, anche consentendo la riparabilità e la manutenzione delle parti
tecnologicamente obsolete o danneggiate;
- evitano di generare rifiuti non riciclabili o residui non riutilizzabili al termine del ciclo di vita,
permettendone la smontabilità delle diverse componenti in relazione alle tipologie di materiali impiegati e al loro riutilizzo;
- riducono le risorse consumate inclusa l’energia, durante l’utilizzo da parte dei consumatori, rispetto a prodotti analoghi presenti sul mercato.
Gli impatti ambientali di tutti gli investimenti inclusi nel progetto devono essere attestati ex ante da
uno studio di fattibilità da presentare obbligatoriamente in sede di domanda e rilasciato da un
professionista esterno indipendente le cui competenze risultino certificate in conformità alla norma UNI EN ISO 14001 da parte di un organismo di valutazione a tal fine accreditato secondo la norma CEI UNI EN ISO/IEC 17024.
I progetti devono essere conclusi, funzionanti e rendicontati entro:
- 18 mesi dall’approvazione, per progetti fino a 1 milione di euro;
- 24 mesi dall’approvazione, per progetti fino a 3 milioni di euro;
- 36 mesi dall’approvazione, per progetti di importo superiore a 3 milioni di euro.
Agevolazione
Ogni progetto deve essere di importo non inferiore a 150 mila euro.
Non è previsto un tetto massimo al valore dell’intero progetto, ma il contributo concesso non può
superare 2 milioni di euro.
È obbligatorio richiedere un anticipo pari al 40% del contributo concesso, garantito da fideiussione.
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, concesso ai sensi del Regolamento Generale di
Esenzione (RGE) per quanto riguarda gli investimenti.
Sulle spese per attività di supporto (studio di fattibilità, premio fideiussione, redazione situazione
contabile) è riconosciuto un contributo del 90%, concesso ai sensi del Regolamento De Minimis.
Le intensità di aiuto concedibili sugli investimenti variano a seconda dell’ubicazione dell’unità
produttiva interessata e della dimensione dell’impresa beneficiaria, e variano tra il 10% e il 65%
Spese Ammissibili
Sono ammissibili le spese espressamente e strettamente pertinenti al progetto, come risultanti dallo Studio di Fattibilità.
Le spese ammissibili per investimenti devono essere comunque spese per l’acquisto di
immobilizzazioni.
Gli acquisti di fabbricati e spese per opere murarie, lavori edili e impianti civili quali, a titolo di
esempio, per il riscaldamento, condizionamento, acqua, elettricità, antincendio, insieme alle spese
per acquisti di terreni e relative sistemazioni, non possono superare il 40% del totale delle spese per investimenti.
Le sole spese per acquisti di terreni e relative sistemazioni non possono superare il 10%
del totale delle spese per investimenti.
Le spese per progettazione e le altre spese tecniche sono ammissibili entro il limite dell’8% del totale
delle spese per investimenti.
Sono inoltre ammissibili al contributo De Minimis le seguenti spese sostenute per specifiche attività di supporto al progetto:
- il costo, entro il 4% del costo complessivo del progetto e comunque entro 80.000,00 euro, dello Studio di Fattibilità;
- il premio per la obbligatoria fideiussione a garanzia dell’anticipo.
Presentazione delle domande
Le imprese interessate potranno inviare la domanda
a partire dalle ore 12 del 31 ottobre 2024 e fino alle ore 17 del 31 ottobre 2025.
In allegato, il Bando nel dettaglio.
Per ulteriori informazioni, scrivici a info@agevolaimpresaefinanza.it