Rispetto alla programmazione 2014-2020 nessuna regione perde risorse. Resta il nodo dei programmi nazionali: dovrebbero ridursi a otto dagli attuali 12, ma le regioni chiedono anche il taglio della dote finanziaria, da 13,7 a 11,5 miliardi. Non solo Recovery plan.
C’è un'altra partita miliardaria che si gioca tra Commissione Ue, governo e regioni. Riguarda i fondi strutturali Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo sociale europeo che per l'Italia ammontano a 41,15 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.
Bloccata dalla crisi di governo, la trattativa è ripartita a fine febbraio sulle basi dell'impianto previsto dall'ex ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano. Il nodo più delicato è la ripartizione delle risorse tra regioni per finanziare i programmi operativi (Por) e la quota da destinare ai programmi nazionali (Pon) gestiti dai ministeri, in alcuni casi con risultati deludenti.
Provenzano aveva deciso di ridurre i Pon a otto (più uno del Just Transition Fund per Taranto e Sulcis) dagli attuali 12. Ma aveva proposto di riservare loro un terzo dei 41 miliardi, cioè 13,7 miliardi di euro, 600 milioni in più rispetto al 2014-2020.
Maggiori info su Il Sole 24 Ore.